Un bellissimo film . La storia la sappiamo tutti, anche chi non ne conosce i dettagli ad un certo punto ricorda una scena, un nominativo, un’immagine passata sugli schermi in quegli anni o ciclicamente nei memoriali della morte di Falcone e Borsellino. Proprio questo è il punto. La forza di questa pellicola è nel potere evocativo della storia della nostra nazione. Non è solo un film, è un album di vicende che hanno marchiato a fuoco la nostra memoria, direi la nostra stessa identità.
Bellocchio è riuscito a dare un taglio emotivo- umano a quello che di disumano è accaduto e non smette di accadere perché ormai e diventato endemico ed impossibile da arginare. Ma quello che avvenne in quegli anni ha reso possibile il senso di speranza, di orgoglio e fiducia verso lo Stato, la giustizia , facendoci sentire parte di un processori cambiamento epocale. un cast brillante; su tutti svetta Pierfrancesco Favino, che a questo punto non deve dimostrare più nulla. con una faccia così sfruttata ed una voce così riconoscibile, è riuscito ad entrare nel personaggio facendoci dimenticare chi fosse l’attore. lui è Buscetta, non lo interpreta. Mi è sembrato di rivivere tutta la vicenda da una posizione differente , comprendendo finalmente a distanza di anni quelle immagini consumate dai tg da una prospettiva inusuale. Due ore e mezza sono volate, assorbite avidamente. La violenza di alcune scene non ne rende meno fruibile la visione, anzi direi che sono necessarie alla comprensione. Lo consiglio a tutti.
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