L’ispirazione a volte arriva da un tessuto, come in questo caso. Enormi rosoni ricamati su una trama di lino, mi hanno fatto pensare a tanti bellissimi tramonti.
L’insieme è volutamente costituito da linee pulite ed essenziali, lucidatura opaca color blu notte dai contorni avorio, maniglie in pelle, assenza di decori, senza mai tradire la vena classica che è sempre sottesa ad ogni collezione.
Il colore è protagonista, ma non basta: per rendere piacevole e completo ogni “insieme” occorre una concertazione di elementi che si esaltino a vicenda creando armonie.
La ricerca è stata esaltante, in questo senso, perché dovevo preparare contemporaneamente un set per la foto del nuovo catalogo e una presentazione “dal vivo” in occasione del Salone del Mobile di Milano. Mi sono mossa su due fronti, cercando di diversificare le location (entrambe create ad hoc) per far intuire le differenti modalità di utilizzo della camera.
Per il set in studio mi sono fatta ispirare da una bellissima carta da parati inglese con ramage naturali e bacche rossastre. Le lenzuola e il copriletto erano più neutri, scelti per andar bene in più situazioni. I tempi di realizzazione in studio sono sempre incalzanti, i dettagli possono essere meno precisi, la foto, a seconda dell’inquadratura rende tutto al massimo.
In una fiera invece c’è il contatto diretto con gli acquirenti; ogni cosa deve essere perfetta, come in una casa. La biancheria è stata realizzata da una ditta fiorentina, la Dea, con gli stessi ricami del tessuto della testata, in gradazione di colore. I particolari, creati appositamente per quella situazione, sono stati inseriti in un contesto definito come quello di uno stand fieristico che in pochi metri quadri deve far dialogare situazioni d’arredo di varia natura. Una boiseriè color verde-grigio con finestrature specchiate, cuscinerie e dettagli tessili in accordo, la carta da parati di Pierre Frey che ha fatto da fil rouge a tutto l’ambiente.
Il risultato è stato sorprendente…e i clienti si sono “sentiti a casa”!