R-estate!

È proprio quando finisce una stagione che sentiamo prepotentemente la voglia di procrastinarla nei mesi successivi. 

Che cos’è per me l’estate? Un’associazione immediata con le vacanze, la voglia di andar via, cambiare scenari, uscire di casa, dai luoghi comuni, dalla vita normale. Cambiare sguardo sulle cose.

Generalmente è il periodo dell’anno in cui preferisco essere stanziale, scegliere un posto e rimanerci; avere la possibilità di leggere, affondare su un lettino, preferibilmente vista mare, fare incontri leggeri, dedicare del tempo a chi amo, mettere in atto quegli automatismi che mi fanno vivere in modalità domenica. 

Soprattutto l’estate coincide con la possibilità di vivere la realtà restando connessi con se stessi, riscoprire un tempo pigro, lento, senza impegni, il tempo dell’otium latino, il dolce far niente necessario a indagarsi e interrogarsi sulle cose semplici che accadono e che durante l’anno lasciamo scivolare come pioggia sulla superficie del nostro ombrello.

La bellezza di certi luoghi, la trasparenza di certi mari, la bontà semplice di certi cibi, la ricercatezza di certi libri, la profondità di certe chiacchierate, come si fa ad assorbire tutto questo senza il lusso di ricercare un tempo interiore?

È per questo che per molti anni le mie estati sono state stanziali e ripetitive, per ritagliarmi un tempo “ozioso”, stessa spiaggia stesso mare come in una canzone d’antan.

Ammiro chi si avventura in luoghi esotici, chi cambia isola ogni tre giorni, chi scala montagne o visita borghi antichi con cinquanta gradi all’ombra, chi nutre la curiosità del nuovo, il gusto dell’inusuale, dell’incontaminato o della folle folla.

Io coltivo e ricerco la stanzialità, il già vissuto.

I luoghi dell’anima sono luoghi interiori, hanno a che fare con quello che provi mentre li abiti in alcune fasi della vita. Con l’evolversi delle circostanze, possono cambiare scenario, diventare invisibili e restare tenacemente dentro di noi, come le stagioni della vita. Ho “lasciato andare” un casa, una spiaggia, le persone che la abitavano, le situazioni che costituivano la base del desiderio di ritorno, ma poi ho scoperto in me la capacità di ricreare altrove quel sentimento di elezione e ispirazione, senza perdere nulla di ciò che mi ha legata per sempre al precedente. 

L’isola d’Elba è adesso il mio “buen ritiro”, ho l’entusiasmo del neofita, avendola scoperta da pochi anni. 

L’isola di per sè costringe ad allontanarsi dal quotidiano; il semplice gesto di prendere un traghetto predispone alla leggerezza; la vedo nei volti dei passeggeri durante le brevi travarsate, nelle bolle di mare disegnate dagli oblò opachi, nel profumo in porto appena si sbarca,  e poi c’è il “genius loci” che mi ha conquistata definitivamente. Una natura potente, ricca di suggestioni energetiche,  di ferro e granito, di scogliere e pinete, di acqua color Elba.  

Il desiderio del ritorno diventa imperativo, necessario a tutte le stagioni, anche quelle meno ospitali, perché quando si “incontra” un luogo dell’anima vogliamo conoscerne tutte le versioni.

Le spiagge deserte, senza ombrelloni, i paesini con pochi bar aperti, gli abitanti più rilassati, i ristoranti non stagionali, i boschi carichi di funghi, gli animali che riconquistano lo spazio occupato dai turisti nei mesi estivi, le passeggiate nella natura.

Quindi dopo l’Estate, R-estate! Ovunque il cuore vi abbia fatto sentire a casa.

#viaggi #estate #restate #ritorni

#elba #toscana #luoghidellanima

@doroteamorabito

7 Comments
Massimo Schipani
23 Ottobre 2024 21:14

Bellissimo

Tea Morabito
23 Ottobre 2024 22:24

Grazie Massimo sei una bella persona.

Laura MAZZINGHI
24 Ottobre 2024 08:07

Grazie Tea, hai toccato tutte le note che gli amanti (veri) dell’estate sanno suonare. Ho potuto così trasferire le tue sensazioni così bene esplicate ai “miei” luoghi di routine vacanziera: ed è tutto vero!
Ps le tue foto sono bellissime ❤️

Tea Morabito
25 Ottobre 2024 14:49

Le tue parole mi riempiono di gioia, scriviamo sempre per noi stessi, ma fa piacere sapere che quelle sensazioni universali possono diventare qualcosa di cui gli altri si appropriano e in cui si ritrovano. È un pò come l’arte e la musica, le parole sono materia viva che appartiene a tutte le persone sensibili che sanno coglierle.

Laura Mazzinghi
24 Ottobre 2024 16:05

Grazie Tea, hai toccato tutte le corde dell’animo di chi ama veramente l’estate, ma anche le emozioni di chi scopre di amare la routine dell’estate come ho fatto io nei luoghi della “mia” Calabria.
Le foto sono BELLISSIME. ❤️

Laura Nardoni
25 Ottobre 2024 07:21

Che bello leggerti, mi hai fatto venir voglia di tornare all’Elba..Bellissime parole e bellissime foto.
Complimenti Tea!!!

Tea Morabito
25 Ottobre 2024 14:51

Grazie Laura sto scoprendo questa isola bellissima, e volevo condividere alcune mie sensazioni. Felice di aver smosso i tuoi ricordi e fai bene a ritornare. ti abbraccio

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