progetto

Il mio nuovo progetto di restyling riguarda la “second life” del bagno padronale di una dimora storica fiorentina.

Ho tratto ispirazione dalle planimetrie originali, disegnate a mano dal proprietario, ingegnere, nella prima metà del ‘900.

Ristrutturare, in questi casi, per me ha significato partire dal passato e conservare lo stesso spirito, la stessa area di gusto dei committenti originali, senza rinunciare al comfort e a soluzioni di arredo più contemporanee e funzionali. 

prima

L’ambiente si presentava con una normale vasca da bagno alla quale negli anni era stato aggiunto negli anni ’90 un box doccia di dimensioni più standard.

Il colore dei rivestimenti , azzurro e blu scuro era rimasto quello del progetto originale. 

Con questa disposizione, la stanza acquisiva una conformazione stretta e allungata che oggi non è più in linea con le esigenze della proprietà.  

durante

La demolizione e la ricostruzione sono fasi molto delicate di un processo necessario al cambiamento.

Le case abitate durante I lavori vengono protette, sigillate, in attesa del nuovo assetto. 

Non è facile la convivenza con un cantiere attivo in casa, ma al di là dei comprensibili disagi, devo ammettere che amo molto questo momento in cui tutto si distrugge il vista del rinnovamento ed è visibile , tra i calcinacci, la bellezza di ciò che arriverà. 

dopo

Quando ci si propone di lasciare inalterata l’atmosfera di uno stile ben definito, il risultato finale è una sorpresa alla quale ci si abitua con facilità.

Non ci sono evidenti strappi estetici , anche se in realtà è cambiato tutto: la percezione degli spazi, i contrasti cromatici, la pulizia delle linee, la luminosità dell’ambiente.

In definitiva ciò che rende davvero “moderno” questo bagno è la sua nuova funzionalità,  un uso pratico già insito nel design degli oggetti d’arredo. 

La doccia, ampia ed eterea, corredata da un meraviglioso mosaico che ne esalta la presenza scenica, è diventata una sorta di privatissimo “centro benessere”, il divisorio, in cristallo trasparente, calamita l’attenzione sulla finestra ad oblò; principale punto di interesse di tutta la stanza.