La rinascita del living

Grazie al passaparola di una mia cliente ho conosciuto Chiara. 

Il primo incontro un sabato pomeriggio, a casa sua, un appartamento pieno di luce con vista mozzafiato sul verde delle colline fiorentine. Poche parole, qualche indicazione di gusto e la richiesta esplicita di una consulenza per il restyling del salotto/soggiorno all’ingresso della casa, un importante open space che dialoga con cucina e zona pranzo, mantenendo però ben definita l’identità di ogni ambiente. 

Alla domanda priva di fronzoli sull’opportunità di una collaborazione per dare nuova veste al living incompiuto, ho risposto di getto, senza però un’idea precisa di come realizzarlo. 

Quello che mancava ad un ambiente già perfetto ma un po’ spoglio, era la scelta di alcuni pezzi d’arredo, come il necessario mobile porta tv, una libreria o forse una coppia di mobili contenitori che facessero da refugium peccatorum, nella zona giorno di una famiglia con tre adolescenti. 

La prima decisione è stata la scelta di un colore molto particolare per imbiancare la parete più importante della casa, quella dove era posta la tv, essenzialmente l’unica parete libera della casa, non potevo sbagliare. Il colore “Inchyra blue” di Farrow & Ball faceva al caso nostro, scuro, denso, pieno di carattere e compatibile con un ambiente luminoso e dalle tinte neutre.

Mi sono occupata personalmente dell’acquisto ed ho chiesto al mio imbianchino di fiducia di fare le prove colore.

Scelgo scrupolosamente i miei partner, mi sento molto più tranquilla con una squadra rodata ed efficiente.

In questo lavoro non dovevo occuparmi solo dell’aspetto creativo e progettuale, ma anche della parte esecutiva e, dove possibile, dello sviluppo del prodotto.

Bisognava preparare la parete, spostare alcune prese elettriche, termostati e allarmi, raggrupparli definitivamente su un’unica colonna per non creare confusione su una parete che stava diventando assoluta protagonista del nuovo restyling. 

la proposta

I clienti volevano come porta tv un pezzo di design, la scelta è andata su un una credenza dell’azienda Caccaro, che ho potuto visionare di persona durante il Salone del mobile di Milano, apprezzandone lo stile ed i materiali. 

Ho optato per i toni grigio-caldi della laccatura e dei pannelli Kera dalle venature marmoree, mi sembrava staccassero bene sulla parete appena dipinta. 

Rimaneva da definire come gestire le pareti ai lati della porta di ingresso ed eventualmente la nicchia nel corridoio che porta alle camere da letto. 

Occorreva un guizzo creativo, per non rendere troppo rigida e netta l’occupazione degli spazi, ma era altresì necessario mettere ordine e dare compiutezza a una parte dell’ambiente un pò trascurato e non sfruttato nelle sue potenzialità.

Ho proposto una libreria vintage acquistata al “Mercante in fiera” di Parma, durante uno dei miei giri da cui traggo ispirazione, dove tra le corsie degli stand, si aprono numerosi “file” che riguardano le esigenze dei clienti. L’oggetto era lì, perfetto, definitivo. I clienti hanno accettato con entusiasmo la mia proposta ed abbiamo realizzato l’acquisto.

 

Nel corridoio invece rimaneva un ampia nicchia asimmetrica, sostanzialmente poco utilizzata e non funzionale, che buttava un pò giù tutta la visuale prospettica ben visibile dal soggiorno al lungo disimpegno, arredato con librerie di design, che fa da spartiacque con la zona notte.

Ho immaginato fin da subito un armadio guardaroba, ma inizialmente la mia idea non aveva avuto successo, sembrava troppo impattante; poi ho mostrato i disegni del mobile da fare su misura, con le giuste angolazioni e l’idea di laccarlo con la stessa tinta scelta per la zona giorno, è stata accolta con entusiasmo, in questo modo le ante si sarebbero mimetizzate con le pareti.

Descrivere questa collaborazione mi ha riportato alla mente il bellissimo feeling creato con i committenti, la fiducia che mi hanno dato e la libertà di realizzare le idee proposte in autonomia. La recensione di cui Chiara, donna di poche parole, mi ha omaggiata sul mio profilo google ha sintetizzato perfettamente quello che è il mio apporto e coinvolgimento in ogni progetto di cui mi faccio carico.

“Tea è una professionista molto pragmatica. Ha uno stile eclettico, che si adatta e declina le esigenze dei Clienti, conferendo carattere ed eleganza. Ha un’energia vitale che viene traslata nella realizzazione delle idee, nei colori e nello stile. E’ rigorosa nella scelta dei collaboratori ed artigiani, sceglie sempre la qualità. E’ presente e non delega. Tea ha pazienza.”

Leggerti, Chiara, mi ha fatto scoprire cose nuove di me, portandole alla luce con lampante semplicità.

Grazie di cuore.

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